
Cani lunari di Francesco Marilungo è il primo appuntamento che apre la rassegna autunnale di Danza in Fonderia.
Francesco Marilungo inaugura Antologie. Nuove letture del corpo, la rassegna di Danza in Fonderia, con la prova aperta del suo ultimo lavoro. Cani lunari svela i primi frammenti della sua nuova creazione. Ispirato a un raro fenomeno ottico legato alla luna e intriso di simboli ancestrali, lo spettacolo attraversa l’immaginario della strega, della guaritrice, della magiara: figure ai confini della società, sospese tra paura e desiderio, scienza e magia, emarginazione e potere.
Coreografia e Regia Francesco Marilungo
Con Vera Di Lecce, Barbara Novati, Roberta Racis, Alice Raffaelli, Francesca Linnea Ugolini
Costumi Lessico Familiare
Musica e Vocal Coaching Vera Di Lecce
Disegno Luci Gianni Staropoli
Foto e Video Luca Del Pia
Produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza
Coproduzione SNAPORAZVEREIN, IRA Institute
con il sostegno di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL
Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali, Consorzio PUGLIA CULTURE – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura in collaborazione con Associazione Menhir / festival LE DANZATRICI en plein air di Ruvo di Puglia e Ass. Cult. TEATRO MENZATI’/ TEX – Il Teatro dell’ExFadda di San Vito dei Normanni (Puglia)
con il sostegno di Cross Festival, Primavera dei Teatri Castrovillari
con il contributo di Marosi Festival, Teatro delle Moire
Nei mesi invernali quando la luna è piena o quasi, può capitare che la sua luce venga rifratta dai cristalli di ghiaccio presenti nelle alte nubi generando un alone circolare attorno al satellite con due bagliori simmetrici ai lati: i cani lunari. Fenomeni atmosferici che la tradizione popolare leggeva come presagi di tempesta ma che erano anche segnali di passaggio, varchi visivi verso l’invisibile.
CANI LUNARI è un progetto coreografico che attraversa questi varchi e si immerge in un immaginario radicato nel femminile arcaico, nei saperi magici, nei corpi estatici. Un’indagine sensibile attorno alla figura della strega, della guaritrice: non come residuo folklorico o stereotipo demonizzato, ma come emblema di un sapere marginale e potente, che resiste alle logiche dell’utile e del visibile.
Attraverso un processo di ricerca che unisce materiali d’archivio, testimonianze orali, iconografie folkloriche e pratiche corporee, CANI LUNARI costruisce un rito performativo in cui il corpo danza la trance, l’estasi, la metamorfosi. Le performer con in mano corvi imbalsamati – anime fuoriuscite, animali guida, spiriti della soglia – compiono gesti sospesi tra rito e finzione, magia e gioco teatrale. Il movimento si nutre di frammentazioni, zoppie, gesti arcaici e improvvisi slittamenti verso l’animalità, evocando un mondo in cui il confine tra umano e ultra-umano è poroso e mobile. Il corpo si muove “sopra acqua e sopra vento”, secondo formule antiche che ancora oggi risuonano in alcuni territori italiani, ai margini.
Nel cuore del progetto si annida anche una riflessione sul corpo isterico, luogo femminile di crisi ed enigma, storicamente associato alla figura della strega e allo stato di possessione. Le fotografie ottocentesche della Salpêtrière diventano materiale simbolico da incarnare: corpi fuori controllo, attraversati dall’invisibile, che performano un sapere altro.
Il corpo della strega diventa organismo di passaggio tra dimensioni – come scriveva John Cotta, “non viaggiatrice tra mondi, ma luogo dell’incontro tra diverse sfere dell’essere”.
CANI LUNARI rievoca un sapere che è politico e sensoriale, un’epistemologia incarnata. L’anima, uccello o fiato, esce dalla bocca, vola, si stacca e poi ritorna nel corpo. Come nelle confessioni estorte alle donne perseguitate – spesso visionarie, narratrici, guaritrici – il corpo diventa racconto, rito di guarigione, esercizio di sopravvivenza.
Il paesaggio sonoro, firmato da Vera Di Lecce, intreccia elettronica e suono naturale, canti orali e formule magiche, in una partitura sospesa tra il terrestre e il divino.
CANI LUNARI è un attraversamento, un sabba bianco, un rituale collettivo per re-incantare il mondo.

Francesco Marilungo, dopo gli studi in Ingegneria e un periodo di ricerca al Von Karman Institute di Bruxelles, frequenta l’Atelier di Teatrodanza alla Paolo Grassi di Milano. Dal 2010 viene a contatto con coreografi di fama internazionale come Julie Anne Stanzak, Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Romeo Castellucci. Negli anni, lavora come performer per Enzo Cosimi, Antonio Marras e Alessandro Sciarroni. Inizia un proprio percorso autoriale alla ricerca di un codice personale tra la performance, la danza e le arti visive. Paradise, vincitore del bando NEXT 2015/2016 della Lombardia, viene selezionato da Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016. Love Souvenir del 2018 è vincitore del bando Inteatro Festival e del bando Next 2017/2018 della Lombardia.
Con Party Girl, vince il premio Prospettiva Danza 2020 e Cross Award 2020 e viene selezionato per la Nid Platform 2021. Stuporosa debutta a Short Theatre Roma a settembre 2023 e inizia una tournée internazionale. Nel 2024 Stuporosa viene presentato alla Nid Platform nella sezione programmazione e vince il premio UBU 2024 come Miglior Spettacolo di Danza. Il suo nuovo progetto Cani Lunari è vincitore del Premio CollaborAction – Network Anticorpi XL e debutterà a settembre 2025.
BIGLIETTI
Intero: 3 euro
Omaggio under 6
ACQUISTO BIGLIETTI
- ONLINE: https://www.biglietteriafonderia39.it/home.aspx
- Biglietteria della Fonderia: la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo (via della Costituzione 39, Reggio Emilia).
I biglietti non sono numerati.
CONTATTI PER PRENOTAZIONI
Cell e whatsapp 3341023554
