I Chiostri di San Pietro sono il più straordinario complesso monumentale di Reggio Emilia, uno dei più suggestivi del Rinascimento italiano, con una forma che porta la mano inconfondibile di Giulio Romano.

I Chiostri di San Pietro sono la suggestiva cornice di DANZA AI CHIOSTRI, rassegna estiva curata dalla Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia all’interno del cartellone estivo Restate del Comune di Reggio Emilia.

   

       

NOTTE MORRICONE

Teatro Campoamor Oviedo
24 Aprile H 19.30

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′

La recita a Oviedo è in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura a Madrid e la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI

 

NOTTE MORRICONE

Teatro de la Maestranza Sevilla
27 Aprile H 19.00

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′

 

La recita a Siviglia è in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura a Madrid e la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI

 

 

ITALIA DANZA – Londra

Victoria and Albert Museum South Kensington Londra
29 Aprile H 11.00

Italia Danza grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Londra arriva nella capitale del Regno Unito, con Il Combattimento di Tancredi e Clorinda.

Un progetto cosmopolita, affidato al linguaggio universale del corpo, voluto dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina, e interpretato dal CCN/Aterballetto grazie al suo ormai ricchissimo patrimonio di creazioni site specific, immaginate per abitare palazzi, spazi monumentali o urbani e luoghi simbolo della cultura.

Victoria & Albert Museum South Kensington – Londra, 29 aprile 2025 ore 11 e ore 13

All’interno del Performance Festival del V&A Museum, il CCN/Aterballetto celebra la Giornata Internazionale della Danza con Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, performance di danza e musica dal vivo nata a settembre 2024 per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, in coprogettazione con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura. 

Nella cornice della Raphael Gallery del V&A Museum prenderà vita e voce la vicenda d’amore e morte raccontata da Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata (1575) e messa in musica da Claudio Monteverdi (1624). La performance, firmata da Fabio Cherstich e Philippe Kratz, è interpretata dai danzatori Gador Lago Benito e Alberto Terribile, il tenore Matteo Straffi e il clavicembalista Deniel Perer.

Regia e visual: FABIO CHERSTICH
Coreografia e movimenti scenici: PHILIPPE KRATZ
Musica: IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA di CLAUDIO MONTEVERDI
Danzatori: GADOR LAGO BENITO, ALBERTO TERRIBILE
Cantante: MATTEO STRAFFI
Cembalo: DENIEL PERER

Coproduzione: FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO, TEATRO REGIO DI PARMA / FESTIVAL VERDI, TORINODANZA FESTIVAL – TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE, GHISLIERIMUSICA – CENTRO DI MUSICA ANTICA

Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è un progetto per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo negli istituti e nei luoghi della cultura promosso dalla Direzione generale Musei e cofinanziato della Direzione generale Spettacolo.

Per la realizzazione del progetto, i Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria – e in particolare il Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto – hanno istituito, con il supporto della Direzione generale Musei, un partenariato condiviso da altri cinque importanti luoghi della cultura: Villa Pisani a Stra, il Castello e Parco di Racconigi, il Castello Svevo di Bari, la Certosa di San Martino a Napoli e il Parco archeologico di Venosa; a questi si aggiunge Castel Sant’Angelo a Roma, che ospiterà l’iniziativa nell’ambito della rassegna estiva Sotto l’angelo di Castello.

 

Il progetto si inserisce all’interno di Italia Danza, coprogettazione a cura di Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Maeci e CCN/Aterballetto per la promozione del patrimonio artistico italiano all’estero.

Nella mia visione de Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, immagino uno spazio ristretto e circolare, dove la vicinanza e la somiglianza dei corpi giocano un ruolo fondamentale. Con il coreografo Philippe Kratz, esploriamo l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro sé stessa. Eros e Thanatos emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente equilibrata tra esseri umani. Tancredi e Clorinda, nella nostra visione, sono guerrieri contemporanei legati indissolubilmente l’uno all’altra, costretti a lottare e ad agire una storia già scritta.

Una sola voce darà vita a tre personaggi: il testo stesso, Tancredi e Clorinda si fonderanno nel corpo e nel suono di un cantante. Questo suono straniato e vincolato da un percorso circolare crea una sensazione di ripetizione costante, sottolineando il ciclo senza fine di questa storia d’amore e morte, destinata purtroppo a ripetersi attraverso i secoli e giungere fino a noi con tutta la sua forza, come emanazione della potenza poetica della parola di Tasso e della musica sublime di Monteverdi.

Fabio Cherstich, Regista

Del racconto tassiano, trasposto da Claudio Monteverdi in musica, i temi più ovvi sono la lotta tra donna e uomo e la conversione religiosa, ma sono anche gli aspetti che trovo meno intriganti: adattandoli nella danza, si cadrebbe in una narrazione di circostanze di fatto.

Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, mi appare molto più interessante. Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo: il cercarsi, il confrontarsi e il ferirsi a vicenda. La dinamica è quella del rituale bellico e conflittuale di due entità che si avvicinano. L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con sé stessa?

Philippe Kratz, Coreografo

 

VISIONI DEL CORPO: ARTE E SESSO

Fonderia Reggio Emilia
29 Aprile H 21.00

In occasione della Giornata Internazionale della Danza diamo il via alla seconda edizione di Visioni del corpo: conoscere l’arte contemporanea attraverso la danza d’autore.

 

Un'”enciclopedia danzante”, che parla del mondo attraverso la danza, mettendo il corpo al centro dell’umano. Un ciclo di appuntamenti di divulgazione culturale che connettono le arti, il movimento e l’attualità, per affrontare il tema del benessere psicologico, del rapporto con la città, del futuro e dell’ecologia, attraverso un mezzo culturale sperimentale.

Nicolas Ballario, giornalista, curatore e divulgatore, introduce il tema del dibattito, che, muovendosi tra la danza e le arti contemporanee, ragiona intorno al corpo, attraverso un punto di osservazione ogni volta diverso. Ogni incontro è suddiviso in momenti dedicati alle opere di sartisti scelti per sondare il tema protagonista: celebri volti del contemporaneo, ben noti al grande pubblico. Ogni incontro sarà interpretato da un coreografo della scena contemporanea, che tradurrà in danza le suggestioni delle opere trattate con una performance inedita, studiata specificamente per il progetto.

Visioni del corpo 2025 è il nuovo ciclo di appuntamenti con Nicolas Ballario che vede un connubio tra arte e danza contemporanee.

Primo appuntamento: martedì 29 aprile ore 21.00 in Fonderia

Arte e Sesso

Dialogano Nicolas Ballario e Francesco Marilungo
Coreografie di Francesco Marilungo
Focus su Oliviero Toscani, Marcel Duchamp, Luigi Serafini, Sarah Lucas, Louise Bourgeois, Takashi Murakami

Per l’incipit della nuova edizione Visioni del Corpo, Nicolas Ballario esplora il tema del sesso nell’arte contemporanea con un focus su Toscani, Duchamp, Serafini, Lucas, Bourgeois, Murakami. Un viaggio tra desiderio, provocazione e ironia, arricchito da interventi performativi tratti dalla coreografia Party Girl di Francesco Marilungo.

 

Dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca al Von Karman Institute di Bruxelles, frequenta l’Atelier di Teatrodanza presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

Prosegue la sua formazione come performer seguendo il percorso IFA – Inteatro con Idoia Zabaleta, Geraldine Pilgrim, Iris Karayan e Claudia Dias. Con quest’ultima e con João Fiadeiro approfondisce anche successivamente la pratica dell’RTC Method. Dal 2010 viene a contatto con danzatori e coreografi di fama internazionale – Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Masaki Iwana, Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne e Romeo Castellucci. Negli anni, lavora come performer per Enzo Cosimi, Mara Cassiani, Antonio Marras, Jonathan Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale. Attento al rigore compositivo di matrice RTC (Real Time Composition), focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su piu livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto. Partecipa con il suo primo assolo Emily al Concorso Internazionale di Danza Out d’autore Salicedoro (primo premio e Premio Armunia) e nel 2014 viene selezionato dalla rete Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore con Siegfried.

Il suo lavoro Paradise, vincitore del bando NEXT 2015/2016 della regione Lombardia, viene presentato in anteprima al Danae Festival 2015 e viene selezionato dalla rete Anticorpi XL per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2016. New Horizon, progetto sostenuto dalla rete europea Open Latitudes, debutta in prima assoluta a Danae Festival 2016. Love Souvenir, vincitore del bando Inteatro Festival e del bando Next 2017/2018 della regione Lombardia, debutta in prima assoluta a Inteatro Festival 2018. Il suo ultimo lavoro, Party Girl, vincitore del premio Prospettiva Danza 2020 e di Cross Award 2020, viene selezionato per la Nid New Italian Dance Platform 2021.

 

 

Nicolas Ballario, classe 1984, si occupa di arte contemporanea applicata ai media. Dopo aver terminato gli studi all’accademia di fotografia entra nella factory di Oliviero Toscani ‘La Sterpaia’, della quale diventerà poi responsabile culturale. Ha collaborato con le più importanti istituzioni artistiche e con numerose testate e nel 2016 è stato il più giovane di sempre a vincere il Premio Bassani, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per giornalisti che si sono distinti in ambito culturale e ambientale. Attualmente è autore e conduttore dei programmi di arte contemporanea di Radio Uno Rai e collabora con L’Espresso (dove tiene una rubrica fissa settimanale), Living del Corriere della Sera, il Post e Il Giornale dell’Arte. Nel 2019 conduce il format sulla fotografia “Camera Oscura”, su LA7, mentre dal 2020 è alla conduzione su Sky Arte delle trasmissioni “Io ti vedo, tu mi senti?”, “Italia Contemporanea” e “The Square”. Dirige la neonata azienda di produzione di mostre “Piuma” ed è fondatore e presidente di Cucù, studio di comunicazione dedicato alla cultura. Cura esposizioni e cataloghi. Il magazine Artribune lo ha inserito nel ‘Best of’ delle eccellenze del mondo dell’arte per due anni consecutivi: nel 2019 per la radio e nel 2020 per i progetti televisivi.

BIGLIETTI
Unico: 3 euro

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I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it.
Il servizio di biglietteria in Fonderia è attivo dalle ore 19.30.
I biglietti non sono numerati.

CONTATTI
Cell e whatsapp 3341023554
Email biglietteria@aterballetto.it

FONDERIA ATERBALLETTO
via della Costituzione 39, Reggio Emilia

 

Solo Echo / Rhapsody in Blue / Glory Hall

Museo Universidad de Navarra Pamplona
30 Aprile H 19.30

Il CCN/Aterballetto danza a Pamplona, all’interno della 7° edizione del festival Museo en danza, il trittico composto da Solo Echo di Crystal Pite, Rhapsody in Blue di Iratxe Ansa e Igor Bacovich e Glory Hall di Diego Tortelli.

SOLO ECHO – Crystal Pite

L’amore, la perdita e l’accettazione sono al centro di Solo Echo della coreografa canadese Crystal Pite, ispirato da due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e dal poema “Lines for Winter” di Mark Strand. Come nel poema di Strand, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.

 

RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» Iratxe Ansa & Igor Bacovich

 

GLORY HALL – Diego Tortelli

Glory Hall di Diego Tortelli è un viaggio sensoriale e ribelle in un luogo di mezzo, sospeso tra luce e oscurità. La musica guida in un crescendo di armonia e trasgressione, per un’estasi che non conosce confini, tra sonorità rock e melodie sinfoniche.

 

La recita a Pamplona è in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura a Madrid e la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI

 

NOTTE MORRICONE

Maison des Arts Créteil
6 Maggio H 20.00

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′

Le recite alla Maison des Arts di Creteil, 6 e 7 maggio 2025, sono in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI

 

NOTTE MORRICONE

Maison des Arts Créteil
7 Maggio H 20.00

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′

Le recite alla Maison des Arts di Creteil, 6 e 7 maggio 2025, sono in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI

 

Solo Echo / Rhapsody in Blue / Glory Hall

Oldenburgisches Staatstheater Oldenburg
9 Maggio H 19.30
SOLO ECHO – Crystal Pite

L’amore, la perdita e l’accettazione sono al centro di Solo Echo della coreografa canadese Crystal Pite, ispirato da due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e dal poema “Lines for Winter” di Mark Strand. Come nel poema di Strand, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.

 

RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» Iratxe Ansa & Igor Bacovich

 

GLORY HALL – Diego Tortelli

Glory Hall di Diego Tortelli è un viaggio sensoriale e ribelle in un luogo di mezzo, sospeso tra luce e oscurità. La musica guida in un crescendo di armonia e trasgressione, per un’estasi che non conosce confini, tra sonorità rock e melodie sinfoniche.

 

 

 

Solo Echo / Rhapsody in Blue / Glory Hall

Oldenburgisches Staatstheater Oldenburg
10 Maggio H 19.30
SOLO ECHO – Crystal Pite

L’amore, la perdita e l’accettazione sono al centro di Solo Echo della coreografa canadese Crystal Pite, ispirato da due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e dal poema “Lines for Winter” di Mark Strand. Come nel poema di Strand, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.

 

RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» Iratxe Ansa & Igor Bacovich

 

GLORY HALL – Diego Tortelli

Glory Hall di Diego Tortelli è un viaggio sensoriale e ribelle in un luogo di mezzo, sospeso tra luce e oscurità. La musica guida in un crescendo di armonia e trasgressione, per un’estasi che non conosce confini, tra sonorità rock e melodie sinfoniche.

 

 

 

Solo Echo / Rhapsody in Blue / Glory Hall

Oldenburgisches Staatstheater Oldenburg
11 Maggio H 18.00
SOLO ECHO – Crystal Pite

L’amore, la perdita e l’accettazione sono al centro di Solo Echo della coreografa canadese Crystal Pite, ispirato da due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e dal poema “Lines for Winter” di Mark Strand. Come nel poema di Strand, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita.

 

RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» Iratxe Ansa & Igor Bacovich

 

GLORY HALL – Diego Tortelli

Glory Hall di Diego Tortelli è un viaggio sensoriale e ribelle in un luogo di mezzo, sospeso tra luce e oscurità. La musica guida in un crescendo di armonia e trasgressione, per un’estasi che non conosce confini, tra sonorità rock e melodie sinfoniche.

 

 

 

NOTTE MORRICONE

Hessisches Staatstheater Wiesbaden
14 Maggio H 19.30

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′

Lo spettacolo a Wiesbaden è in collaborazione con Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del MAECI e Istituto Italiano di Cultura a Colonia.

 

NOTTE MORRICONE

Kurtheater Baden
17 Maggio H 19.30

 

Il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto omaggia Ennio Morricone con la nuova produzione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. 

L’autore spagnolo con la sua potenza visionaria e la capacità di trasfigurare universi musicali, presenta una creazione unica che intreccia le musiche del Premio Oscar Ennio Morricone con la danza, le arti visive e le suggestioni cinematografiche.
Marcos Morau, ad oggi il più giovane coreografo ad aver ottenuto il Premio Nazionale di Danza, il più alto riconoscimento in Spagna, costruisce mondi immaginari e paesaggi dove immagine, testo, movimento, musica e spazio costituiscono un universo unico che viene costantemente nutrito dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura. Ora, per la prima collaborazione con il CCN/Aterballetto, ha proposto di rivolgersi a composizioni iconiche del paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni: quelle del Premio Oscar Ennio Morricone.
Dice il regista: «di formazione classica e vocazione avanguardistica, Morricone è sempre stato al di là delle tendenze del momento. La sua musica appartiene ad un intero secolo e ha fatto rivivere molti dei nostri grandi maestri e per questa serata vorrei costruire un universo basato sulla sua sensibilità per confermare che la sua eredità è ancora più viva che mai e che, come direbbe lui stesso, la mia musica ha una vita propria, che può vivere lontano dai film per cui è stata creata». Scopri di più »

Durata 90′