Laboratorio per non danzatori

La prima edizione del laboratorio “Alla ricerca del gesto perduto” per persone over 50/60 risale al 2018, grazie alla collaborazione tra LUC – Libera Università del Crostolo e Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. Il laboratorio affidato ad Arturo Cannistrà (responsabile Educational di FND/Aterballetto) ottenne un esito molto positivo. Si riproponeva l’anno successivo, ma, a causa della pandemia del 2020, si interrompeva a metà percorso.

Le edizioni del 2022 e del 2023 del laboratorio sono state riproposte come parte di OVER DANCE, ampio progetto maturato e promosso dalla Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto con la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano, che intende occuparsi del tema della longevità, partendo anche da evidenze scientifiche che rilevano il significativo impatto delle arti e della cultura sulla salute fisica e mentale. Il complesso dei dati a disposizione fa riferimento sia a un livello di prevenzione e promozione della salute – dunque all’esperienza della fruizione culturale e/o alla partecipazione diretta ad esperienze culturali – sia ad una dimensione di gestione della malattia. Ciò mette in luce la rilevanza politica di azioni di sistema che coinvolgano i settori della salute e della cultura, della salute e del sociale in un approccio necessariamente multidisciplinare e poliedrico, ma anche multigenerazionale.

Affrontare, dunque, la questione della trasformazione del corpo, della sua percezione come veicolo di estetiche e della necessità di rafforzare la consapevolezza della centralità del welfare culturale nella società del futuro è l’obiettivo del progetto Over Dance, attraverso laboratori, momenti di divulgazione e disseminazione, percorsi di formazione per contribuire ad un cambiamento di prospettiva rispetto al tema della longevità e del rapporto tra cultura e benessere.
È all’interno di questo quadro che si colloca il laboratorio “Alla ricerca del gesto perduto”, che inaugura il progetto Over Dance ed è anche la prima occasione di ricerca scientifica sui temi cardine del percorso. Lo studio è condotto dalla dott.ssa Sara Uboldi dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Giovedì 23 maggio ore 21:00
Giovedì 30 maggio ore 21:00
Fonderia – via della Costituzione 39, Reggio Emilia

Ingresso gratuito

È richiesta la prenotazione tel. 0522 452182 o info@liberauniversitacrostolo.it (prelazione per gli iscritti alla LUC)

Ginevra

Esito performativo del laboratorio “Alla ricerca del gesto perduto”
a cura di CCN / Aterballetto e LUC-Libera Università del Crostolo
nell’ambito del progetto OVER DANCE a cura di CCN/Aterballetto e Fondazione Ravasi Garzanti

Ginevra è il risultato di un lavoro di ricerca basato sull’incontro tra il protocollo Pre-texts, un processo creativo basato sulla lettura, le arti e la creatività per sostenere il benessere e la salute mentale delle persone, e la danza come strumento a sostegno della longevità e della qualità della vita. Durante il percorso Over Dance, il protocollo di Harvard è stato accolto dal CCN/Aterballetto e sviluppato con la danza espressiva, partendo dalla lettura condivisa di un documento del 1603, proveniente dall’Archivio dell’Inquisizione, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Modena. Il fascicolo, siglato “ASMO, Inquisizione, b. 22, fasc 20, con allegate scritture magiche sequestrate”, riporta la storia di una donna, Ginevra Gamberini, sottoposta a processo per stregoneria.
Ma Ginevra è molto di più di un personaggio che vive la storia più buia dell’età moderna e del cristianesimo.


Ginevra è ogni donna che è stata obbligata a vivere nell’oscurità dal patriarcato. È ogni donna che è stata umiliata e le cui libertà sono state calpestate. È ogni resistente e combattente contro la violenza e alla sopraffazione. Ancora, Ginevra è donna e madre.
Il lavoro condotto su questo testo è il risultato di un affondo profondo, incarnato, nel vissuto di un corpo e di una intelligenza di una donna vittima dell’irrazionalità, della superstizione e della violenza capace di risorgere ed elevarsi, fino a prefigurare un nuovo ideale di umanità.

Lo spettacolo Ginevra rientra all’interno delle offerte culturali del sistema di Prescrizione sociale della rete “Archivi e salute”.

CREDITI

Regia Arturo Cannistrà
Musiche originali di Francesco Germini e AAVV
Testi a cura di Sara Uboldi
Performer Liliana Bedogni, Antonella Bigarelli, Claudia Carri, Simona Chiari, Sonia Cosmi, Morena Gilioli, Milena Guidetti, Isa Ligabue, Barbara Quinti, Grazia Raffaelli, Raffaella Romanini, Brunetta Schiaffonati, Manuela Sturloni, Meris Zini

Spettacolo inserito nel Programma di Prescrizione Sociale della rete “Archivi e salute”:

Pre-Texts Social Lab
Pre-Texts at Cultural Agents Inc.
CCW-Cultural Welfare Center
Archivi e Salute
Archivio di Stato di Modena
MaMiMò Teatro Piccolo Orologio
Libera Università Crostolo APS
Farmacie Comunali Riunite
Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto

Quale è la tua DANZA?” E’ una domanda che trova risposta attraverso la pratica laboratoriale che parte dal gesto quotidiano e incontra la musica per creare un linguaggio teatrale in movimento. Attraverso un lavoro di improvvisazione guidata, l’idea è di indagare quali siano le azioni dinamiche indotte da un linguaggio vicino alla danza e come le emozioni possano dare vita ad un processo creativo nel quale ogni partecipante si senta creativo per se stesso, per gli altri attraverso una sinergia tra le persone, il luogo e un immaginario collettivo. 
L’obiettivo è quello di restituire agli adulti la dinamica del corpo che è innata in noi, ma che si perde dopo l’infanzia e che in questo workshop si manifesta attraverso il gesto artistico introspettivo.

Martedì 2 maggio 2023 dalle 15.30 alle 17.00

Lunedì 8 maggio 2023 dalle 15.30 alle 17.30

Lunedì 22 maggio 2023 dalle 15.30 alle 17.30

Lunedì 5 giugno 2023 dalle 15.30 alle 17.00

Giovedì 8 giugno 2023 dalle 15.30 alle 17.00

Lunedì 12 giugno 2023 dalle 15.30 alle 17.00

Giovedì 15 giugno 20223 dalle 15.30 alle 17.00

Sede: Fonderia, Via della Costituzione 39 (sede della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto)

Numero minimo di iscritti: 10

Numero massimo di iscritti :18

Contributo di partecipazione al Laboratorio: 90 euro

anche con bonifico on line IBAN IT25D0200812834000100351436

occorre essere iscritti alla LUC

Iscrizioni aperte alla LUC da lunedì 6 marzo 2023

https://www.liberauniversitacrostolo.it/alla-ricerca-del-gesto-perduto-2/

Nel nostro paese, i benefici fisici e motori delle arti performative sono ampiamente riconosciuti, ma l’impatto delle componenti olistiche e creative, quali la partecipazione, l’aumento del benessere auto-percepito e il rafforzamento delle relazioni sociali, risultano ancora sottovalutate. Dagli studi internazionali emerge come la danza e lo spettacolo costituiscano importanti pratiche sociali capaci di promuovere il benessere mentale e auto-percepito delle persone, supportare la coesione sociale nelle comunità e contrastare le disuguaglianze di salute.

La danza è inoltre un’alleata nell’invecchiamento attivo, in particolare per le donne, che vivono in media più a lungo degli uomini e per questo risultano a più alto rischio di solitudine e abbandono. Le ricerche dedicate all’impatto delle pratiche di danza accessibile per donne over restituiscono inoltre effetti legati a processi di accettazione del sé e una migliore percezione del proprio corpo, in relazione all’età.

Partendo da queste premesse, il progetto “Cultura, benessere e salute”, grazie alla disponibilità e all’interesse di Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ha potuto intraprendere un percorso volto a misurare e restituire gli effetti generati dalla partecipazione al workshop di danza “Alla ricerca del gesto perduto”. La ricerca, tuttora in corso, intende restituire dati qualitativi e quantitativi sugli impatti delle pratiche di danza accessibile come strumento a sostegno del benessere e dell’invecchiamento attivo, attraverso una metodologia validata a livello internazionale e applicata in modo sistematico anche sul territorio.

Il progetto di ricerca è guidato scientificamente dal prof. Federico Montanari, del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e condotto sul campo dalla dott.ssa Sara Uboldi.