Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri.
Domenica 25 gennaio 2026 ore 15.00 e ore 17.00
La Fondazione Museo Antonio Ligabue ha un sogno: trasformare il Salone dei Giganti del Palazzo Bentivoglio in un teatro vivo. Anzi, vuole che gli affreschi raffiguranti scene dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso prendano vita con la danza del Combattimento di Tancredi e Clorinda a cura del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto.
Non si tratta di un semplice spettacolo. È un evento site-specific irripetibile. Perché la Sala dei Giganti custodisce proprio gli affreschi che narrano il tragico duello tra Tancredi e Clorinda. Arte dipinta e arte performativa si guarderanno negli occhi. Il mito diventerà carne, respiro e movimento.
Vuoi contribuire alla realizzazione di questo sogno ambizioso e far parte del mito?
Il tema dell’amore travolto dalla guerra e dalla morte, ispirato alla vicenda di Tancredi e Clorinda raccontata da Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata (di cui nel 2025 ricorre il 450° anniversario dalla prima stesura) e messa in musica da Claudio Monteverdi (1624), conserva un’attualità sorprendente. Il CCN/Aterballetto interpreta questa eredità attraverso la danza, suo linguaggio privilegiato per restituire l’intensità e la drammaticità dell’opera, con una performance firmata da Fabio Cherstich e Philippe Kratz, interpretata dai danzatori Alessia Giacomelli e Kiran Gezels, dal tenore Matteo Straffi e dal clavicembalista Deniel Perer.
La performance è preceduta e seguita da interventi di Antonio Audino, critico teatrale e giornalista di RadioRai3, che con la sua nota chiarezza accenderà un bagliore contemporaneo in quelli che sono “testi sacri” del patrimonio culturale italiano.
Regia e visual: FABIO CHERSTICH Coreografia e movimenti scenici: PHILIPPE KRATZ Musica: IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA di CLAUDIO MONTEVERDI Danzatori: ALESSIA GIACOMELLI, KIRAN GEZELS Cantante: MATTEO STRAFFI Cembalo: DENIEL PERER
Coproduzione: FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO, TEATRO REGIO DI PARMA / FESTIVAL VERDI, TORINODANZA FESTIVAL – TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE, GHISLIERIMUSICA – CENTRO DI MUSICA ANTICA
Nato a settembre 2024, Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è un progetto per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo negli istituti e nei luoghi della cultura promosso dalla Direzione generale Musei e cofinanziato della Direzione generale Spettacolo.
Per la realizzazione del progetto, i Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria – e in particolare il Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto – hanno istituito, con il supporto della Direzione generale Musei, un partenariato condiviso da altri cinque importanti luoghi della cultura: Villa Pisani a Stra, il Castello e Parco di Racconigi, il Castello Svevo di Bari, la Certosa di San Martino a Napoli e il Parco archeologico di Venosa; a questi si è aggiunto Castel Sant’Angelo a Roma, che ha ospitato l’iniziativa nell’ambito della rassegna estiva Sotto l’angelo di Castello 2024.
Il progetto si inserisce all’interno di Italia Danza, coprogettazione a cura di Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Maeci e CCN/Aterballetto per la promozione del patrimonio artistico italiano all’estero.
Nella mia visione de Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, immagino uno spazio ristretto e circolare, dove la vicinanza e la somiglianza dei corpi giocano un ruolo fondamentale. Con il coreografo Philippe Kratz, esploriamo l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro sé stessa. Eros e Thanatos emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente equilibrata tra esseri umani. Tancredi e Clorinda, nella nostra visione, sono guerrieri contemporanei legati indissolubilmente l’uno all’altra, costretti a lottare e ad agire una storia già scritta.
Una sola voce darà vita a tre personaggi: il testo stesso, Tancredi e Clorinda si fonderanno nel corpo e nel suono di un cantante. Questo suono straniato e vincolato da un percorso circolare crea una sensazione di ripetizione costante, sottolineando il ciclo senza fine di questa storia d’amore e morte, destinata purtroppo a ripetersi attraverso i secoli e giungere fino a noi con tutta la sua forza, come emanazione della potenza poetica della parola di Tasso e della musica sublime di Monteverdi.
Del racconto tassiano, trasposto da Claudio Monteverdi in musica, i temi più ovvi sono la lotta tra donna e uomo e la conversione religiosa, ma sono anche gli aspetti che trovo meno intriganti: adattandoli nella danza, si cadrebbe in una narrazione di circostanze di fatto.
Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, mi appare molto più interessante. Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo: il cercarsi, il confrontarsi e il ferirsi a vicenda. La dinamica è quella del rituale bellico e conflittuale di due entità che si avvicinano. L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con sé stessa?
Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri.
Domenica 25 gennaio 2026 ore 15.00 e ore 17.00
La Fondazione Museo Antonio Ligabue ha un sogno: trasformare il Salone dei Giganti del Palazzo Bentivoglio in un teatro vivo. Anzi, vuole che gli affreschi raffiguranti scene dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso prendano vita con la danza del Combattimento di Tancredi e Clorinda a cura del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto.
Non si tratta di un semplice spettacolo. È un evento site-specific irripetibile. Perché la Sala dei Giganti custodisce proprio gli affreschi che narrano il tragico duello tra Tancredi e Clorinda. Arte dipinta e arte performativa si guarderanno negli occhi. Il mito diventerà carne, respiro e movimento.
Vuoi contribuire alla realizzazione di questo sogno ambizioso e far parte del mito?
Il tema dell’amore travolto dalla guerra e dalla morte, ispirato alla vicenda di Tancredi e Clorinda raccontata da Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata (di cui nel 2025 ricorre il 450° anniversario dalla prima stesura) e messa in musica da Claudio Monteverdi (1624), conserva un’attualità sorprendente. Il CCN/Aterballetto interpreta questa eredità attraverso la danza, suo linguaggio privilegiato per restituire l’intensità e la drammaticità dell’opera, con una performance firmata da Fabio Cherstich e Philippe Kratz, interpretata dai danzatori Alessia Giacomelli e Kiran Gezels, dal tenore Matteo Straffi e dal clavicembalista Deniel Perer.
La performance è preceduta e seguita da interventi di Antonio Audino, critico teatrale e giornalista di RadioRai3, che con la sua nota chiarezza accenderà un bagliore contemporaneo in quelli che sono “testi sacri” del patrimonio culturale italiano.
Regia e visual: FABIO CHERSTICH Coreografia e movimenti scenici: PHILIPPE KRATZ Musica: IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA di CLAUDIO MONTEVERDI Danzatori: ALESSIA GIACOMELLI, KIRAN GEZELS Cantante: MATTEO STRAFFI Cembalo: DENIEL PERER
Coproduzione: FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA / ATERBALLETTO, TEATRO REGIO DI PARMA / FESTIVAL VERDI, TORINODANZA FESTIVAL – TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE, GHISLIERIMUSICA – CENTRO DI MUSICA ANTICA
Nato a settembre 2024, Il Combattimento di Tancredi e Clorinda è un progetto per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo negli istituti e nei luoghi della cultura promosso dalla Direzione generale Musei e cofinanziato della Direzione generale Spettacolo.
Per la realizzazione del progetto, i Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria – e in particolare il Museo archeologico nazionale e Teatro romano di Spoleto – hanno istituito, con il supporto della Direzione generale Musei, un partenariato condiviso da altri cinque importanti luoghi della cultura: Villa Pisani a Stra, il Castello e Parco di Racconigi, il Castello Svevo di Bari, la Certosa di San Martino a Napoli e il Parco archeologico di Venosa; a questi si è aggiunto Castel Sant’Angelo a Roma, che ha ospitato l’iniziativa nell’ambito della rassegna estiva Sotto l’angelo di Castello 2024.
Il progetto si inserisce all’interno di Italia Danza, coprogettazione a cura di Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Maeci e CCN/Aterballetto per la promozione del patrimonio artistico italiano all’estero.
Nella mia visione de Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, immagino uno spazio ristretto e circolare, dove la vicinanza e la somiglianza dei corpi giocano un ruolo fondamentale. Con il coreografo Philippe Kratz, esploriamo l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro sé stessa. Eros e Thanatos emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente equilibrata tra esseri umani. Tancredi e Clorinda, nella nostra visione, sono guerrieri contemporanei legati indissolubilmente l’uno all’altra, costretti a lottare e ad agire una storia già scritta.
Una sola voce darà vita a tre personaggi: il testo stesso, Tancredi e Clorinda si fonderanno nel corpo e nel suono di un cantante. Questo suono straniato e vincolato da un percorso circolare crea una sensazione di ripetizione costante, sottolineando il ciclo senza fine di questa storia d’amore e morte, destinata purtroppo a ripetersi attraverso i secoli e giungere fino a noi con tutta la sua forza, come emanazione della potenza poetica della parola di Tasso e della musica sublime di Monteverdi.
Del racconto tassiano, trasposto da Claudio Monteverdi in musica, i temi più ovvi sono la lotta tra donna e uomo e la conversione religiosa, ma sono anche gli aspetti che trovo meno intriganti: adattandoli nella danza, si cadrebbe in una narrazione di circostanze di fatto.
Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, mi appare molto più interessante. Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo: il cercarsi, il confrontarsi e il ferirsi a vicenda. La dinamica è quella del rituale bellico e conflittuale di due entità che si avvicinano. L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con sé stessa?