Storie

Teatro Civico Vercelli
9 Maggio H 21.00

Aterballetto danza Storie al Teatro Civico di Vercelli nella rassegna We Speak Dance.

Storie è una piccola antologia di frammenti danzati. Costituiscono solo una parte infinitesimale del ricchissimo universo artistico e umano dei due coreografi Diego Tortelli e Philippe Kratz.

Tortelli crea due pezzi: Preludio, in apertura di serata, è una lettera d’amore al corpo per cinque danzatori sulle musiche di Nick Cave, Another story è un duetto sul gesto impossibile del 2020, l’abbraccio. Tra passato e futuro le due creazioni di Kratz. Il duo “O” ci propone due corpi / automi, che ci obbligano a interrogarci su come potrebbe mutare il senso del contatto fisico: resterà emotivo e sentito, o diventerà seriale e alienato?
Alpha Grace, un passo a sei in conclusione di serata, è una riflessione sull’empatia, una forma di comunicazione gentile tra persone che si sentono sullo stesso piano. Anch’essa messa a dura prova dai tempi presenti.

 

FORM 0

Fonderia Reggio Emilia
9 Maggio H 21.00

 

Le cose visibili possono essere invisibili. Se qualcuno va a cavallo in un bosco, prima lo si vede, poi no, ma si sa che c’è. Nella Firma in bianco, la cavallerizza nasconde gli alberi e gli alberi la nascondono a loro volta. Tuttavia il nostro pensiero comprende tutti e due, il visibile e l’invisibile. E io utilizzo la pittura per rendere visibile il pensiero.
R.Magritte

Il perfetto equilibrio delle forme può essere appagante… ma anche inquietante.
Prendendo le mosse dal fascino per la simmetria intesa come strumento compositivo per
trasmettere armonia, e dai molteplici significati simbolici dello specchio nelle arti, in Form 0, il suo primo duo femminile, Riccardo Buscarini esplora la simmetria come luogo
di disarmonia e conflitto.
Come può un dialogo essere possibile se vediamo noi stessi mentre guardiamo l’altro?
Che cosa avviene se la somiglianza ci porta a fonderci l’uno nell’altro e a perdere la nostra identità?

Da uno specchio distorto si materializza un’immagine mostruosa.

Concept / coreografia Riccardo Buscarini in collaborazione con le danzatrici
Danza Marta Castelletta, Viola Rango
Musica Form 0, Antonio Ruscito
Costumi Riccardo Buscarini
Luci Alessandro Gelmini

Produzione De Arte Saltandi, progetto vincitore del Premio Theodor Rawyler 2023
Coproduzione Rosa Shocking/Festival Tendance, con il sostegno di Citofonare PimOff
Si ringraziano Bagart Ballet Company, Roberta Ferrara e Mauro Barbiero

Coreografo vincitore di numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, Riccardo Buscarini si diploma alla London Contemporary Dance School nel 2009. Vince il Premio Prospettiva Danza 2011, Fondo Fare Anticorpi 2012, The Place Prize 2013 con Athletes, partecipa ai progetti internazionali danceWEB (Impulstanz, Vienna), ArtsCross London 2013 (UK, Taiwan e Cina), Performing Gender (Italia, Croazia, Spagna, Paesi Bassi), MAM-Maroc Artist Meeting a Marrakech, NID Platform 2014 e 2022 e collabora con Summerhall (Edimburgo), London Festival of Architecture 2016 e 2019, Nahmad Projects (Londra) e UNA Galleria a Spazio Leonardo, Milano. Silk, la sua creazione per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia), è stata nominata a due Golden Mask 2018 al Teatro Bolshoi di Mosca per poi essere riallestita su ŻfinMalta, la Compagnia Nazionale di Danza di Malta. Nel 2019 ha due commissioni, una su Equilibrio Dinamico Dance Company, l’altra per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater. Nel 2020 crea per EDGE (The Place, Londra), per il 45o Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e nel 2022 per ŻfinMalta (Requiem for Juliet, tratto da W. Shakespeare). Nel 2023 fonda De Arte Saltandi, associazione culturale di cui è presidente, ispirata a Domenichino da Piacenza e dedicata ad eventi multidisciplinari di danza e coreografia.

BIGLIETTI
Intero: 10 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CRAL Comune di Reggio Emilia: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI

I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it

La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

I biglietti non sono numerati

CONTATTI

Cell e whatsapp 3341023554

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YELED / RHAPSODY IN BLUE / SECUS

Teatro Verdi Pordenone
13 Maggio H 20.30

Il Teatro Verdi di Pordenone ospita la Compagnia Aterballetto all’interno della rassegna dedicata alla grande danza internazionale. La serata si apre con Yeled di Eyal Dadon, seguita da  Rhapsody in Blue, la nuova produzione firmata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich e si chiude con Secus, creazione dell’israeliano Ohad Naharin riallestita per la Compagnia nel 2019.

YELED – Eyal Dadon

Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.

 

RHAPSODY IN BLUE – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

«Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per noi vari punti attraenti, è una musica splendida, conosciuta ma non così ascoltata dalle nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è un buon obiettivo e questo lavoro può essere un modo per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. La rapsodia per forza di cose detterà il lavoro coreografico, i cambi allegri, frizzanti con cui giocare sono fantastici.» – Iratxe Ansa & Igor Bacovich

 

SECUS – Ohad Naharin

Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.

 

YELED

Creazione per 16 danzatori della compagnia

Coreografia Eyal Dadon
Musica Eyal Dadon
Set e luci Fabiana Piccioli
Costumi Bregje Van Balen

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia

Premiere
27 Aprile 2022, Reggio Emilia, Teatro Municipale Valli

RHAPSODY IN BLUE

Creazione per 16 danzatori della compagnia

Coreografia Iratxe Ansa e Igor Bacovich
Musica George Gershwin, Rhapsody in Blue; Bessie Jones,Beggin’ the blues
Scene e costumi Fabio Cherstich
Luci Eric Soyer

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
In coproduzione con Fondazione Teatro Regio di Parma
Con il contributo di Etxepare Euskal Institutua

Premiere 17 febbraio 2024, Teatro Regio di Parma
Durata 20′

SECUS

Riallestimento per 16 danzatori della compagnia 

Coreografia Ohad Naharin
Musica Chari Chari, Kid 606 + Rayon (mix: Stefan Ferry), AGF, Chronomad (Wahed), Fennesz, Kaho Naa Pyar Hai, Seefeel, The Beach Boys
Sound design & editing Ohad Fishof
Costumi Rakefet Levy
Luci Avi Yona Bueno (Bambi)
Assistenti alla coreografia Rachael Osborne, Ian Robinson
Creazione per Batsheva Dance Company (all’interno di Three, 2005)

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Festival Oriente Occidente (I), Les Halles de Schaerbeek (B), Malraux scène nationale Chambéry Savoie (F)
Premiere 6 Settembre 2019, Festival Oriente Occidente, Teatro Zandonai, Rovereto
Durata 30’

A LOT OF / SEHNSUCHT

Fonderia Reggio Emilia
15 Maggio H 21.00

 

 

A LOT OF

In costante ricerca. Il bisogno dell’altro. Avidità di contatto, profumi e sapori. Liberati del freno inibitorio del pudore e delle convenzioni sociali cosa potrebbe accadere? Siamo tutti animali? Quanto possiamo desiderare chi ci circonda? Quanto e quanti possiamo amare? Due corpi, poi uno e poi improvvisamente tre. Imprevisti e probabilità. Ritmi e rituali che percuotono, s’intrecciano e distorcono. La grazia innaturale di Nijinski. L’istinto predatorio appartiene al DNA dell’essere umano. Marcare il territorio diventa un gioco, immaginare diventa un’esigenza. Quanto spazio abbiamo nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro animo? Quanto possiamo ospitare dentro di noi? Fame.

Il numero 3 e la costante dell’opera: 3 performer in scena, 3 autori differenti, 3 composizioni musicali, 3 personaggi storici, 3 parti.

La prima delle tre parti e un duetto ispirato a L’Apre s-midi d’un Faune, coreografato da Nizinksij nel 1912. L’autore nell’opera originale affronta il tema della pulsione sessuale non controllabile da cui scaturisce un enorme senso di colpa. Nei suoi Diari, scritti sette anni dopo il balletto, si evince che il coreografo si e ispirato alla sua stessa vita con Djagilev di cui era amante. Da qui ne deriva il suo contrasto interiore dovuto da un lato alla censura morale per gli anni che correvano e dall’altro alla fortissima attrazione per le prostitute di cui si serviva.

La seconda parte e un solo costruito sulla costante e ripetuta ricerca di virilita ed erotismo insita gia inconsapevolmente nella memoria popolare. Un tuffo all’interno del sacrificio, un rito volto a un piacere piu alto. Movimenti carnali che si scontrano con la piu sensuale delle delicatezze. Un corpo che osserva e scruta. Un corpo che grida e assapora. Un corpo che si adagia su melodie conosciute affondandosi a memorie ancestrali.

La terza parte racconta una storia d’amore antica per origine, contemporanea di definizione. In scena due corpi che si amano fino a che un terzo prende il posto di uno dei due, una nuova coppia si forma ma per poco, diventeranno un trio; il triangolo composto dal leggendario Vaslav Nizinksij, dalla contessa Romola de Pulszky e dall’impresario Sergej Pavlovic Djagilev prende forma sulla scena attraverso tenerezza, passione, voyeurismo, divertimento, rabbia e solitudine. La forza di Romola, la volontà di Nizinksij, la furia di Djagilev si intrecciano in forme, traiettorie, schemi, esplosioni. Tre persone che si amano. Anche questo e amore? Cosa muove le lore anime e i loro corpi?

La musica parte dalla rielaborazione di due opere immortali: L’Apre s-midi d’un Faune di Debussy e Le Sacre du Printemps di Stravinskij. I temi vengono rielaborati e decostruiti con un approccio elettro acustico, il materiale armonico reiterato in maniera quasi catartica al fine di sottolineare le sfumature erotiche e folli della poetica tormentata di Nijinski. La ripetizione musicale e parte fondamentale del processo, matrice di un sentimento primitivo raffinatosi in Uomo moderno, vittima dell’amore e delle sue conseguenze.

 

 

SEHNSUCHT

Sehnsucht è una parola chiave dello spirito romantico tedesco, che incarna un concetto tipico della cultura romantica, reso in italiano come “dipendenza dal desiderio”. Heidegger, invece, ne individua un diverso significato, poiché Sucht è da intendere nel suo significato originario come “dolore”: “La nostalgia è il dolore della vicinanza del lontano”.
Sehnsucht significa desiderare di raggiungere il limite che lo divide dal prossimo, di scovarlo, di mostrarlo, di toccarlo. Corpi soli ma dipendenti che indagano, in uno spazio comune, i propri limiti in relazione al corpo, allo spazio, al tempo e all’altro. I danzatori entrano all’interno di un sistema di movimento in cui ogni elemento delinea le coordinate di partiture coreografiche caratterizzate da direzioni insolite, accelerazioni, sospensioni, cadute, equilibri e interruzioni di dinamica.

La musica, composta appositamente per la performance da Filippo Ripamonti, ha il ruolo di definire lo spazio creato dai danzatori, anche attraverso l’utilizzo di riverberi e tracciamento delle fonti. La musica si espande fino a rompere questi confini con una musica antropomorfa, non più legata alla distanza tra le molecole ma alla distanza tra le persone.

La creazione cerca di andare oltre il contenitore coreografico stesso, in una composizione istantanea, diversa ad ogni ripetizione. I danzatori entrano in una partitura di coordinate spaziali e temporali, con un vocabolario di movimento a cui attingere di volta in volta per scrivere una nuova relazione, una nuova coreografia, alla ricerca del contatto con l’altro, della riconciliazione, dell’unione.

Il flusso coreografico in cui si immergono gli interpreti si evolve e lentamente svela le relazioni interne, in una messa in discussione del limite, che li costringe all’attenzione costante verso il gruppo, al cambiamento, alla reazione istantanea.

In questo sistema i corpi si cercano, si trovano ed esplorano di nuovo il contatto, un nuovo modo di vivere la relazione in cui il pubblico si riconosce, vivendo con speranza e bramosia l’atto performativo.

 

 

A LOT OF

di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo
musiche di Filippo Ripamonti
con Giovanni Careccia, Enrico Luly e Gioele Cosentino
costumi di Leonardo Rossi
coproduzione FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea

DURATA 40′

SEHNSUCHT

uno spettacolo di Nicolò Abbattista e Christian Consalvo
musiche di Filippo Ripamonti
con Maria Chiara Bono, Chiara Borghini, Giovanni Careccia, Gioele Cosentino, Arianna Cunsolo, Francesca Lastella, Enrico Luly e Davide Galuppi
con il sostegno di Time To Move , Teatrino dei Fondi, Consorzio Coreografi Danza d’Autore Con.Cor.D.A, Residenze Artistiche Toscane

DURATA 30′

La compagnia Lost Movement è oggi supportata da Sanpapié, Organismo di produzione della danza sostenuto dal MiC

La Compagnia Lost Movement nasce nel 2011 da un’idea di Nicolò Abbattista, in collaborazione con Christian Consalvo. Diciotto sono ad oggi le creazioni della compagnia. Le produzioni più recenti vedono il sostegno di importanti enti nazionali: Fattoria Vittadini e Fondazione Milano, Oriente Occidente di Rovereto, OPLAS/Centro Regionale Danza Umbria, Teatrino dei Fondi (Consorzio Coreografico CONCORDA) e Residenze Artistiche Toscane.

Per la distribuzione internazionale, la compagnia è sostenuta da Klub Żak e Gdansk Dance Festival (Polonia), Platform 14 (Germania) e Dance Horizons, un organismo di distribuzione con sede a Edimburgo, Scozia.

La compagnia ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui Danz’è Off 2015 (finalista per Premio Prospettiva Danza e Teatro 2017 di Arteven), selezionata per IDACO festival (New York), Solo Dance Contest (Polonia), vincitrice di Abelianodanza Contest 2018, Time To Move 2019, Nessuno Resti Fuori festival di teatro, città e persone, e Festival Presente Futuro 2022 (Movin’Up 2021-2022, progetto di sostegno alla mobilità artistica e all’internazionalizzazione).

Dal 2023 Lost Movement è una compagnia sostenuta da Associazione Culturale Sanpapié, un organismo di produzione della danza riconosciuto dal Ministero della Cultura.

BIGLIETTI
Intero: 10 euro
Ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CRAL Comune di Reggio Emilia: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro

ACQUISTO BIGLIETTI

I biglietti possono essere acquistati online su www.biglietteriafonderia39.it

La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

I biglietti non sono numerati

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YELED / SECUS

Lodz Grand Theatre Łódź
16 Maggio H 19.00

La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.

YELED – Eyal Dadon

Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.

 

SECUS – Ohad Naharin

Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.

YELED / SECUS

Lodz Grand Theatre Łódź
17 Maggio H 19.00

La Compagnia Aterballetto danza al Lodz Ballet Festival 2024, in Polonia, con Yeled di Eyal Dadon e Secus di Ohad Naharin.

YELED – Eyal Dadon

Yeled, parola ebraica che significa “bambino”, porta in scena la riflessione che il coreografo israeliano Eyal Dadon ha condotto, insieme ai danzatori di Aterballetto, sul momento della vita in cui si arriva a perdere l’innocenza dei bambini.

 

SECUS – Ohad Naharin

Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante.

Revival Rhapsody

Centro Sociale Gattaglio Reggio Emilia
18 Maggio H 18.00

 

Revival Rhapsody è molto più di un semplice laboratorio di danza; è un’esperienza intergenerazionale che si propone di allargare il concetto di inclusività e partecipazione attraverso la condivisione di storie, tempi e modi diversi di abitare un luogo, il tutto attraverso il linguaggio della danza. Revival Rhapsody è un corteo danzante che il 18 maggio ore 18.00 parte dal Centro Sociale del Gattaglio, attraversa il quartiere e arriva al Parco del Legno.

Il progetto, promosso e realizzato dal Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto in collaborazione con il Comune di Reggio EmiliaCooperativa Rigenera e Centro Sociale Gattaglio, finanziato da fondi europei della Regione Emilia-Romagna, nasce come naturale evoluzione di Dal liscio al Rave, il laboratorio che nella scorsa stagione aveva coinvolto cittadini over 55 e under 25, ma che per la nuova edizione si è aperto a un pubblico ancora più vasto, dai 16 anni in su.

 

La danza diventa il veicolo attraverso cui le persone possono esprimere le proprie storie e i propri vissuti, trasformando il quartiere in un palcoscenico vivente in cui le generazioni si mescolano e le identità si costruiscono e si rivelano attraverso il movimento del corpo. Questo processo di rivelazione e condivisione porta alla creazione di una narrazione rapsodica non lineare, che raccoglie pezzi di storia e testimonianze personali.

Artefice di questa narrazione è Lara Guidetti, performer, coreografa e direttrice artistica della Compagnia Sanpapié, che ha guidato il laboratorio e ha dato vita a una comunità danzante partendo dal ballo popolare. Spiega la coreografa:

“Il ballo popolare, come forma di rito sociale vero e proprio, sfonda gli argini delle balere di liscio emiliano-romagnolo e delle TAZ dei rave per includere pratiche tipiche di momenti storici, regioni e luoghi diversi depositati nella memoria collettiva e strumento di conoscenza e narrazione reciproca. Revival significa “rivivere, rinascita, risveglio”: un materiale depositato dentro a corpi, memorie e immaginari che, a seconda della fase della vita in cui ci si trova, può essere molto diverso, ma che è sempre presente in ciascuno di noi e che costituisce una sorgente di confronto, creatività e dialogo intergenerazionale. La rapsodia richiama una composizione libera e variegata, costruita dall’insieme di spunti melodici che vertono su un racconto popolare e trasmissibile. È questa la struttura di fondo del progetto, che si pone l’obiettivo di riunire e dare voce a ‘molteplici unicità’ all’interno di un discorso collettivo, specchio di inclusione e ascolto”.

Performer Cittadine e cittadini di Reggio Emilia

Coreografia Lara Guidetti

Consulenza drammaturgica Saverio Bari

Elaborazioni sonore e dj set Marcello Gori

Assistenti alla coreografia Fabrizio Calanna e Lara Viscuso

Con la partecipazione della Filarmonica Città del Tricolore, Centro Teatrale MaMiMò e Associazione XL

giovedì 9 Maggio H 21.00

Storie

Vercelli - Teatro Civico

giovedì 9 Maggio H 21.00

FORM 0

Riccardo Buscarini

lunedì 13 Maggio H 20.30

YELED / RHAPSODY IN BLUE / SECUS

Teatro Verdi - Pordenone

mercoledì 15 Maggio H 21.00

A LOT OF / SEHNSUCHT

Compagnia Lost Movement

NEXTSTOP_ PALCOSCENICO

10 Giugno 2018 H 21:00 - 22:15

Tempesta

12 Giugno 2018 H 19:30 - 20:40

Tempesta

13 Giugno 2018 H 20:30 - 21:40

Tempesta

14 Giugno 2018 H 19:30 - 20:40

Tango Glaciale Reloaded (1982 → 2018)

22 Giugno 2018 H 18:00 - 19:00

Tempesta

22 Giugno 2018 H 21:30 - 22:40

Tempesta

23 Giugno 2018 H 21:30 - 22:40

Bach Project

27 Giugno 2018 H 18:00 - 19:00

Tango Glaciale Reloaded (1982→2018)

1 Luglio 2018 H 21:00 - 22:00

Wolf – BLISS

5 Luglio 2018 H 21:15 - 22:30

Wolf – BLISS

6 Luglio 2018 H 21:15 - 22:30

Bach Project

12 Luglio 2018 H 18:00 - 19:00

IMMA

13 Luglio 2018 H 21:00 - 22:00

Golden Days

17 Luglio 2018 H 21:00 - 22:15

Pasiphae

23 Luglio 2018 H 20:00

Joie de vivre

26 Luglio 2018 H 18:00 - 19:00

Golden Days

27 Luglio 2018 H 22:00 - 23:15

Golden Days

28 Luglio 2018 H 22:00 - 23:15

Compagnia Simona Bertozzi / Nexus

14 Settembre 2018 H 18:00 - 19:00

Bach Project

14 Settembre 2018 H 21:00 - 22:30

Bach Project

15 Settembre 2018 H 21:00 - 22:30

Bach Project

17 Settembre 2018 H 21:00 - 22:30

Valerio Longo

26 Settembre 2018 H 18:00 - 19:00

Compagnia Simona Bucci

29 Settembre 2018 H 18:00 - 19:00

Compagnia Simona Bucci

30 Settembre 2018 H 20:30 - 21:30