La fonderia ospita Paradiso del gruppo Nanou, evento del Festival Aperto

Da martedì 31 ottobre a domenica 5 novembre gli spazi della Fonderia ospitano il Festival Aperto con Paradiso, l’opera del Gruppo Nanou, finalista ai premi UBU 2022 per “miglior spettacolo di danza” e “migliore scenografia”.

“Paradiso” è una installazione coreografica aperta al pubblico da martedì 31 ottobre a domenica 5 novembre dalle 18:30 alle 21.30.

Come per uno spazio museale, il pubblico è libero di muoversi, di uscire e rientrare.

È possibile raggiungere la Fonderia a qualsiasi orario a partire dalle 18:30 e assistere alla performance per il tempo che si desidera.

L’ultimo accesso consigliato è alle 21.00.

Paradiso nasce dalla riflessione sulle possibilità dello spettacolo dal vivo e la sua necessaria riscrittura in tempi post-pandemici. Lo spazio scenico di Paradiso è come un universo liquido, con tappeti specchianti che rifrangono un dolore iridescente e un’estasi languida. La performance è un luogo di relazione, di attesa e di possibilità, con corpi che attraversano, siedono, camminano e roteano con soluzioni inedite. Ispirata al Paradiso di Dante, la performance incarna la diffusione della luce e la presenza del suono, con la musica creata da Bruno Dorella e la scena curata da Alfredo Pirri. Le coreografie concepite da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci attraversano lo spazio con leggerezza, estensione, rapidità, potenza.

La particolare composizione coreografica rende la memoria dello spettacolo unica per ogni spettatore, con accadimenti che si compongono e scompongono per creare consapevolmente e strategicamente un’esperienza irripetibile. In Paradiso, gli spettatori sono invitati a muoversi liberamente, a prendere posto nello spazio e a condividerlo, a muoverlo e a fluttuare tra gli accadimenti, in una peregrinazione che non ha più meta, bastevole a se stessa, come l’armonia di un canto. La performance è solcata da roteazioni e traiettorie di danzatori e danzatrici. La gioia e la grazia di questo Paradiso sono laconiche e ne permeano l’intera performance.

Il flusso senza dittatura del climax ci insegna come poter stare dentro un’opera e in essa trovare risposte, che è perfetta consegna dantesca. Nelle apparizioni danzate, coreografate da Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, non ci sono duetti né contatti, ma soltanto assoli e prossimità; qui non si compiono identità ma i corpi, le presenze, coloro che restano, sono solo linee che intercettano nello spazio la reversibilità del tempo. In uno spazio senza centro, continuamente decentrato e decentrabile dallo spettatore che può muoversi liberamente, come quel povero cristo di Dante, rossovestito e pinnato, che ogni tanto fa capolino, allibito, fuori del suo mare.

Stefano Tomassini, Teatro e Critica

Progetto Gruppo Nanou, Alfredo Pirri, Bruno Dorella
Coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
Spazio scenico Alfredo Pirri
Musiche Bruno Dorella
Luci Marco Valerio Amico
Colori Marco Valerio Amico, Alfredo Pirri
Costumi Rhuena Bracci
Con Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli, Marco Maretti, Emanuel Santos, Michele Scappa

Produzione Nanou Associazione Culturale, Ravenna Festival

Finanziato dal Ministero della cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
in collaborazione con Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano, con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia-CapoTrave/ Kilowatt), E Production, ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio, C.U.R.A. Centro Umbro Residenze Artistiche, Spazio ZUT!, Indisciplinarte, La Mama Umbria International

Published On: 26 Ottobre 2023