Un saluto alla danza di Ivana, Clément e Sara

Con la fine della stagione, salutiamo tre performer che hanno lasciato un segno profondo nella vita artistica della compagnia: Ivana Mastroviti, Clément Haenen e Sara De Greef.

Ivana Mastroviti è stata, per oltre un decennio, uno dei volti più iconici di Aterballetto.
Dal suo ingresso in compagnia nel 2009, ha danzato tutto il repertorio, interpretando coreografie di Mauro Bigonzetti, William Forsythe, Ohad Naharin, Marcos Morau, Crystal Pite, Cristiana Morganti, Andonis Foniadakis, Michele Di Stefano, Eugenio Scigliano, Giuseppe Spota, Diego Tortelli, tra gli altri.

La critica l’ha descritta come magnetica, poetica, padrona della scena, impeccabile. E forse nulla restituisce meglio la sua unicità dell’assolo Birdland di Johan Inger, creato su di lei, o del passo a due “O” di Philippe Kratz, in cui la sua presenza ipnotica ha incantato il pubblico.

Per 14 anni, Ivana ha attraversato i palcoscenici italiani e internazionali con una presenza scenica capace di coniugare forza e grazia, intensità e rigore.
A Madrid, nel luglio 2025, ha salutato il pubblico con un’ultima, toccante interpretazione: non un addio alla danza, ma l’inizio di una nuova fase.
A partire dalla stagione 2025/2026, Ivana sarà maître de ballet della compagnia. Un ruolo chiave, in cui potrà trasmettere a nuove generazioni di danzatori i valori e l’identità di Aterballetto.

Grazie, Ivana.

Clément Haenen è entrato nel cuore della compagnia  e del pubblico con la sua presenza scenica forte e riconoscibile.

Indimenticabile in Eppur si muove di Francesca Lattuada, dove il suo corpo scultoreo e potente ha dato forma a un’immagine distintiva del progetto MicroDanze in tutta Europa.

Dal 2018 ad oggi, Clément ha accompagnato la compagnia in ogni creazione coreografica dedizione e sensibilità.
Porterà con sé questa esperienza e questo patrimonio in nuove direzioni artistiche.
A lui, il nostro grazie più sincero.

Sara De Greef conclude il suo percorso in compagnia dopo tre stagioni, durante le quali ha dimostrato una qualità di movimento intimamente teatrale.

La sua danza ha sempre rivelato una personalità generosa, unita a un’intelligenza scenica naturale. In ogni creazione ha saputo trovare una sua cifra, portando in scena sensibilità, forza, ironia.
Siamo certi che il suo cammino continuerà con la stessa passione che l’ha accompagnata in questi anni.
Grazie, Sara.

Tre percorsi diversi, un filo comune: la bellezza del gesto, della dedizione, dell’incontro umano e artistico.
A tutti e tre, il nostro augurio per un futuro ricco di scoperte, visioni e nuova danza.

Published On: 29 Luglio 2025