Ginevra: il lavoro di ricerca all’interno di “Archivi e Salute”

Giovedì 23 maggio ore 21:00 – Ginevra
Giovedì 30 maggio ore 21.00 – Correspondances

Fonderia – via della Costituzione 39, Reggio Emilia

Ingresso gratuito

È richiesta la prenotazione tel. 0522 452182 o info@liberauniversitacrostolo.it (prelazione per gli iscritti alla LUC)

Ginevra – 23 maggio

Esito performativo del laboratorio “Alla ricerca del gesto perduto”
a cura di CCN / Aterballetto e LUC-Libera Università del Crostolo
nell’ambito del progetto OVER DANCE a cura di CCN/Aterballetto e Fondazione Ravasi Garzanti

Ginevra è il risultato di un lavoro di ricerca basato sull’incontro tra il protocollo Pre-texts, un processo creativo basato sulla lettura, le arti e la creatività per sostenere il benessere e la salute mentale delle persone, e la danza come strumento a sostegno della longevità e della qualità della vita. Durante il percorso Over Dance, il protocollo di Harvard è stato accolto dal CCN/Aterballetto e sviluppato con la danza espressiva, partendo dalla lettura condivisa di un documento del 1603, proveniente dall’Archivio dell’Inquisizione, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Modena. Il fascicolo, siglato “ASMO, Inquisizione, b. 22, fasc 20, con allegate scritture magiche sequestrate”, riporta la storia di una donna, Ginevra Gamberini, sottoposta a processo per stregoneria.
Ma Ginevra è molto di più di un personaggio che vive la storia più buia dell’età moderna e del cristianesimo.


Ginevra è ogni donna che è stata obbligata a vivere nell’oscurità dal patriarcato. È ogni donna che è stata umiliata e le cui libertà sono state calpestate. È ogni resistente e combattente contro la violenza e alla sopraffazione. Ancora, Ginevra è donna e madre.
Il lavoro condotto su questo testo è il risultato di un affondo profondo, incarnato, nel vissuto di un corpo e di una intelligenza di una donna vittima dell’irrazionalità, della superstizione e della violenza capace di risorgere ed elevarsi, fino a prefigurare un nuovo ideale di umanità.

Lo spettacolo Ginevra rientra all’interno delle offerte culturali del sistema di Prescrizione sociale della rete “Archivi e salute”.

Regia Arturo Cannistrà
Musiche originali di Francesco Germini e AAVV
Testi a cura di Sara Uboldi
Performer Liliana Bedogni, Antonella Bigarelli, Claudia Carri, Simona Chiari, Sonia Cosmi, Morena Gilioli, Milena Guidetti, Isa Ligabue, Barbara Quinti, Grazia Raffaelli, Raffaella Romanini, Brunetta Schiaffonati, Marina Simoncini, Manuela Sturloni, Meris Zini
Voce recitante Claudia Carri

Spettacolo inserito nel Programma di Prescrizione Sociale della rete “Archivi e salute”:

Pre-Texts Social Lab
Pre-Texts at Cultural Agents Inc.
CCW-Cultural Welfare Center
Archivi e Salute
Archivio di Stato di Modena
MaMiMò Teatro Piccolo Orologio
Libera Università Crostolo APS
Farmacie Comunali Riunite
Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto

Il protocollo Pre-texts è una risorsa generativa sviluppata dalla Prof.ssa Doris Sommer dell’Università di Harvard, presso il Department of Romance Languages, introdotta in Italia dal Prof. Pierluigi Sacco dell’Università di Chieti-Pescara. La diffusione del metodo è promossa da NGO, Cultural Agents, presso la stessa Università di Harvard, quindi introdotto in Italia dall’Università di Chieti-Pescara, attraverso un laboratorio di innovazione sociale nazionale esteso anche a Reggio Emilia, attraverso le attività di Sara Uboldi, ricercatrice e formatrice Pre-texts.

Alla base di questo protocollo c’è l’idea di recuperare il senso dell’apprendimento e dell’integrazione sociale attraverso le risorse creative ed espressive dei partecipanti, con importanti impatti a livello di sostegno della salute mentale, in caso di depressione, ansia e specifici disturbi psichiatrici anche di media-alta gravità.

Nato a Messina, si è formato all’ Accademia Nazionale di Danza, dal 1980 – 84 entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Comunale di Firenze diretto da E. Poliakov come solista e primo ballerino, con coreografie di E. Poliakov, J. Russillo, L. Massine, M. Petipa, G. Balanchine, M. Pokine, M. Béjart, danzando con étoiles del calibro di R. Nureyev, C. Fracci, P. Dupond, M. Fontaine. Nel 1984 entra nell’Aterballetto, diretto da A. Amodio e dal 1998 da M. Bigonzetti. Dal 2003 è responsabile artistico dei progetti speciali della Fondazione Nazionale della Danza – Compagnia Aterballetto. Nel 2003 inizia la collaborazione attiva con la FNASD nell’ambito del progetto Leggere per Ballare e porta spettacoli formativi in tutta Italia, come Cenerentola, Il flauto magico, Pierino e il lupo, Pinocchio, Il piccolo principe, Il Poeta del Pianoforte, Omaggio ad Arturo Toscanini. Nel 2001 riceve il premio Urban dance alla carriera dalla Regione Calabria, nel 2010 gli viene assegnato il Grand Prix Giuliana Pensi per le attività di formazione del pubblico nel territorio Italiano, il Roma in Danza nel 2014 a Fiuggi e il Premio Roma.

Sara Uboldi conduce la ricerca sul tema della valutazione degli impatti sociali della cultura, in collaborazione con l’Università di Chieti e Pescara, l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Istituto di Scienze del Patrimonio culturale del CNR, all’interno della Rete di Prescrizione sociale “Archivi e salute”. Formatrice Pre-texts, si occupa inoltre della progettazione, sperimentazione e diffusione di buone pratiche e protocolli culturali internazionali. Per il Centro Coreografico Nazionale e la Libera Università del Crostolo, è impegnata, per il terzo anno consecutivo, nella misurazione e valutazione dei benefici esercitati dal workshop di danza a sostegno dell’invecchiamento attivo.

Correspondances – 30 maggio

Esito performativo del laboratorio “Alla ricerca del gesto perduto”
a cura di CCN / Aterballetto e LUC-Libera Università del Crostolo
nell’ambito del progetto OVER DANCE a cura di CCN/Aterballetto e Fondazione Ravasi Garzanti

Quello che si offre alla scena sono corpi á la recherche di corrispondenze tra il sé e l’essere nel mondo. Corpi in viaggio che ricompongono il più complesso dei puzzle: quello delle nostre vite. Quanto è importante raccogliere e cogliere le corrispondenze di pezzi di sé e quanto è importante la strada, il viaggio da percorrere!
La sedia è la bussola di questo viaggio, è l’ancora che ci impedisce di fluttuare in questo mondo evanescenti come particelle di gas. È l’isola da cui partiamo per esplorare insieme con il linguaggio del corpo, accompagnato e stimolato dalle parole che disegnano traiettorie possibili. Parole scelte e nate dal percorso.

Quella che si offre al pubblico è un’umanità che viaggia secondo le traiettorie le più lineari, le più frastagliate e, spesso, scabrose della propria esistenza. Dalla frenesia e pure dalla forza di un quotidiano troppo pieno verso un nuovo spazio d’incontro con l’altro da sé. Un viaggio umano, quindi, non un viaggio qualsiasi. I gesti, i riti scenici, la musica sono semi raccolti e seminati lungo il percorso. Un corpo, dei corpi che compongono il Cerchio che diventa polmone di respiro collettivo. Dei corpi in movimento che sono conclusi dentro un amuleto dorato, segno di unione tra anima e corpo, tra inizio e fine. Come il bastone del rabdomante che ci conduce alla riscoperta dei segni rituali che accompagnano la nostra umanità: dalle caverne agli smartphone.

Arturo Cannistrà e Chantal Masserey

Regia Arturo Cannistrà
Musiche originali Francesco Germini
Musica Gustave Rudman, Jocelyn Pook, John Adams, Max Richter
Testi di Mariangela Gualtieri, Ada Luz Márquez, Charles Baudelaire, Alda Merini, Wislawa Szymborska
Amuleti Haibraen arte della saggezza antica di Mirella Visentin
Videoproiezioni foto di Mariolina Croci e AAVV
Performer Paola Albano, Matilde Baraldi, Elisabetta Bonilauri, Antonella Campani, Maria Croci, Maria Gabriella Giudici, Stefania Ilariucci, Chantal Masserey, Paolo Messori, Franca Notari, Emma Olivieri, Maria Cristina Righi, Nila Rossi, Lorella Scotti, Miretta Simonazzi, Mirella Visentin

Published On: 20 Maggio 2024